COMUNICATO
In piena sintonia di intenti con Iustitia in Veritate che da subito ha lanciato l’allarme ed è intervenuta in difesa e sostegno di padre Bruno de Cristofaro, anche l’Associazione Ora et Labora in difesa della Vita, facendosi anche portavoce di diverse realtà pro life e simpatizzanti tali, esprime la propria stima e solidarietà per padre Bruno de Cristofaro, parroco nella diocesi di Mazara, per il vergognoso linciaggio mediatico, che sta subendo in questi giorni da parte dei principali media.
La “gravissima” colpa che viene imputata al sacerdote siciliano è di aver approfittato della Giornata della Memoria, lo scorso 27 gennaio, per ricordare, in un breve video, insieme al genocidio degli Ebrei, compiuto oltre settant’anni fa, i continui olocausti che in tutto il mondo vengono commessi ai danni della vita innocente mediante l’aborto volontario.
“Ricordare è segno di civiltà per evitare di compiere gli stessi errori. Ricordare è importante per capire come sia stato possibile compiere simili atrocità”- afferma il padre.
E’ questo il senso e il significato per cui sono state istituite simili commemorazioni.
Come già ebbe modo di ricordare San Giovanni Paolo II in Memoria e Identità, l’ultimo dei suoi scritti, quasi un testamento spirituale, c’è una comune matrice ideologica tra gli stermini compiuti dai totalitarismi del Novecento ai danni di uomini giudicati indegni di vivere e la soppressione di vite fragili e innocenti, come avviene oggi con l’aborto e l’eutanasia.
Nel video contestato, il sacerdote si chiede che differenza vi sia tra un uomo, come il dottor Mengele, che poneva un criterio arbitrario per scegliere tra la vita e la morte, semplicemente segnando sul muro una linea alta circa un metro e mezzo per destinare alle camere a gas i bambini la cui altezza fosse inferiore a tale limite e una legge che offre piena facoltà di uccidere i nostri figli nel grembo materno fino all’età gestazionale di tre mesi.
Piuttosto che interrogarsi ed eventualmente fornire una risposta, i principali maître à penser hanno preferito riversare su don Bruno un mare di fango, giungendo persino ad invocare sanzioni disciplinari.
Evidentemente mostrano di ignorare completamente la posizione della Chiesa Cattolica su queste tematiche – che è di chiara, ferma e assoluta condanna dell’aborto volontario – come ribadito da numerosi pontefici, incluso l’attuale.
Ancora una volta si constata l’impossibilità nel nostro paese di mettere in discussione la legge 194/78, arbitrariamente giudicata intoccabile, pena la gogna mediatica.
Al giovane sacerdote di Marsala il merito di averci ricordato il valore assoluto della Vita umana sin dal concepimento: rinnegarlo comporta il tradimento della nostra identità di uomini.
Vivere in verità e pienezza la propria umanità è l’unica via di autentica realizzazione e la più preziosa eredità per le generazioni future.
Grazie, padre Bruno!
Ora et Labora in Difesa della Vita
www.oraetlaboraindifesadellavita.org
https://www.facebook.com/giorgio.celsi
celsi.giorgio@gmail.com – 346 70 35 866
Aderiscono al comunicato:
- Militia Christi
- Sito online Cultura Cattolica
- Famiglie Numerose Cattoliche
- Il Nuovo Arengario
- Comitato Beato Miguel A. Pro sacerdote e martire
- L’Italia per gli Italiani
- Voce dei bambini non nati – Opera “Padre Gabriele”
- Ischia per la Vita
- Exsurge Christianitas
- Movimento con Cristo per la Vita di Ancona
- Himmel Associazione
- Congregazione Templari di San Bernardo
- Circolo il Baffo Latino
- ProVita e Famiglia
- Gruppo Rosario per l’Italia
- Tele Maria
- La Voce Cattolica
- Associazione Difesa dei Valori di Arezzo
- Comitato Sì alla Famiglia di Modena
- Caritas in Veritate Bergamo
- Centro di Aiuto alla Vita di Empoli
- Popolo della Famiglia
- Associazione Donne Più d’Europa
- Movimento per la Vita Val Cavallina
- Centro di Aiuto alla Vita di Ragusa
- Associazione Aslan
- Circolo culturale Katyn
- Via Verità e Vita
- Crociata cattolica per la regalità di Nostro Signore Gesù Cristo
Per comunicare eventuali adesioni inviate un messaggio al numero: 346 70 35 866