ABORTO – LA GUERRA CONTRO DIO – PRIMA PARTE – Fronte antiabortista

Nelle democrazie progressiste il posto meno sicuro per un essere umano è il grembo della propria madre.

La legalizzazione dell’aborto.

La legge 22 maggio 1978 n. 194 autorizza l’aborto volontario fino al compimento del terzo mese di gravidanza. Questa legge si fonda sull’idea che l’essere umano, all’alba della sua vita, non abbia diritti e che sia quindi lecito, eventualmente, “eliminarlo”. In pratica la legge 194 autorizza la madre, ben consigliata nei consultori, a uccidere il figlio che porta in grembo.

La rivista scientifica internazionale “Nature” 4 luglio 2002 (dall’articolo “Your destiny from day one”)

“Il vostro mondo ha preso forma nelle prime 24 ore dopo il concepimento. Già nei primi minuti e nelle prime ore in seguito all’unione di spermatozoo e ovulo, si stava definendo dove sarebbero spuntate la vostra testa e i vostri piedi e da quale parte si sarebbero formate schiena e pancia.”

ALL’INIZIO DELLA QUARTA SETTIMANA IL CUORE COMINCIA A PULSARE.

IL SECONDO MESE DI VITA: si formano gli abbozzi di braccia e gambe. L’elettroencefalogramma registra onde elettriche cerebrali. Si formano fegato, stomaco e polmoni.

SESTA SETTIMANA:

Il feto reagisce a stimoli esterni muovendo la parte superiore del corpo e le braccia.

Sono presenti le radici di tutti i denti da latte.

Si stanno modellando le dita delle mani.

OTTAVA SETTIMANA:

Si formano gli abbozzi dei due emisferi cerebrali.

Lo stomaco secerne succhi gastrici.

Tutti i sistemi del corpo sono presenti.

LA MADRE, POSANDO LA MANO SUL PROPRIO VENTRE, SENTE IL BATTITO CARDIACO DEL FIGLIO.

IL TERZO MESE DI VITA:

Il sangue del feto attraverso il cordone ombelicale fluisce nella placenta dove riceve dal sangue materno il nutrimento – carboidrati e amminoacidi – e l’ossigeno.

Al compimento del primo trimestre di vita il cuore pulsa a circa 140 battiti al minuto.

L’ecografia è in grado di stabilire il sesso del nascituro.

PER LA LEGGE 194 IL TEMPO E’ SCADUTO

L’ABORTO ENTRO IL TERZO MESE

Come è noto la 194 “è una buona legge ” (le immagini testimoniano la bontà della legge) ma scorrettamente interpretata, per questo continuano ad abortire.

La 194 non solo fonda “il diritto” di sopprimere il proprio figlio, ma non pone limiti al potere di decisione della madre. Il testo di legge al punto 4 stabilisce infatti che l’aborto può aver luogo quando:

…”la donna accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica in relazione al suo stato di salute o alle sue condizioni economiche, sociali o familiari”

IN ALTRE PAROLE L’ABORTO E’ LECITO PER QUALUNQUE MOTIVO.

Con queste premesse non sorprende che i consultori siano stati definiti “abortifici”. Condizioni economiche, sociali o familiari? Si decide della vita del figlio o di un contratto d’affitto?

In questo scenario era fatale – poichè una legge educa – che l’aborto divenisse pratica corrente.

Le donne hanno correttamente interpretato sia lo spirito che la lettera della legge 194.

I PROGRESSISTI evitano la parola “aborto”, Preferiscono usare espressioni più eleganti come “interruzione volontaria della gravidanza”. Tra parole selezionate e sottintesi, l’obiettivo degli abortisti è quello di non far capire cosa sia l’aborto ma soprattutto di non far capire chi siano LORO.

Così è sottinteso, per l’opinione pubblica, che l’aborto fino al terzo mese non sia omicidio perchè la vita nel grembo materno non è ancora pienamente umana ma solo “progetto di vita”.

Info su Giorgio

Sono un Infermiere, scrivo libri e da molti anni sono attivo nel volontariato pro life per quanto riguarda la difesa della vita dal concepimento al termine naturale. Sono presidente dell'associazione "Ora et Labora in difesa della vita"
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